La Malattia di Crohn: guida per il paziente

Malattia (o morbo) di Crohn, sono molte le domande che vengono rivolte quotidianamente su questa malattia infiammatoria cronica intestinale dai nostri pazienti: quali sono le cause scatenanti? Quali le conseguenze? Com’è possibile fare una diagnosi certa e quali sono gli esami da eseguire? E ancora quali cure esistono oggi per il morbo di Crohn? Quanto si vive e quale dieta è necessario fare per conviverci meglio?

Vorremmo in questa sede rispondere in maniera concreta a queste domande, essendo la nostra unità operativa IBD Negrar un centro specializzato tra i più preparati nel trattamento e nella cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Morbo di Crohn e la Rettocolite Ulcerosa, dette M.I.C.I secondo l’acronimo italiano o IBD, Inflammtory Bowel Disease, secondo quello inglese). Il nostro approccio è di tipo multidisciplinare e analizziamo la malattia di Crohn tenendo in considerazione la sua complessità in riferimento alla sintomatologia del paziente.

Malattia di Crohn: che cos’è e quando si manifesta

La Malattia di Crohn è una patologia cronica che si manifesta prevalentemente in due periodi distinti della vita di una persona: nelle prime decadi di vita o nell’età anziana. Si tratta di un’infiammazione cronica che può interessare tutto l’intestino dalla bocca sino al retto.

I tratti intestinali colpiti con più frequenza sono l’ultima parte dell’intestino tenue (ileo) e il colon. Si presenta con infiammazioni, ulcere e lesioni su tutto lo spessore della parete intestinale e può generare fistole e ascessi nella regione perianale.

È caratterizzata da fasi di riacutizzazione e fasi di remissione.

Le cause

Le cause della malattia di Crohn restano ancora sconosciute. Una probabile causa potrebbe essere un malfunzionamento del sistema immunitario. Anche l’ereditarietà potrebbe giocare un ruolo non secondario nell’insorgere della malattia, benché non ci sia una correlazione certa (ereditarietà vera e propria), esiste, però, una familiarità con la patologia.

I sintomi

La diagnosi della Malattia di Crohn è complessa. Si tratta di una malattia subdola, perché è assente una sintomatologia chiara.

Vi è infatti una tendenza a chiusure dell’intestinali (stenosi) di tipo infiammatorio che possono dar vita a quadri di addominalgia (dolori addominali) facilmente confondibili però con la sintomatologia tipica della Sindrome del Colon Irritabile.

Altri sintomi che possono ricondurre al morbo di Crohn sono: dolore rettale, addominale e crampi; diarrea talvolta con sangue e muco, urgenza di defecare o impossibilità di defecare nonostante lo stimolo; perdita di peso; affaticamento; infiammazione degli occhi e delle mucose della bocca; complicanze che interessano la pelle.

Diagnosi

È indispensabile rivolgersi al medico di base, il quale prescriverà esami del sangue e delle feci, procedendo a indagare le cause dei sintomi comunicati dal paziente.

Dove si sospetti la presenza del Morbo di Crohn, già questi due semplici esami possono dare un orientamento alla diagnosi. In seguito si dovrà procedere con una visita specialistica e una serie di esami approfonditi per determinare una diagnosi corretta.

Diagnosi precoce

Una diagnosi precoce dà vita ad una terapia tempestiva che può cambiare la storia naturale clinica di un paziente. È di primaria importanza quindi consultare un medico specialista per poter escludere la presenza di questo tipo di patologia o di sancirne la presenza. Avendo diversi punti di contatto con altre malattie di minor impatto e non croniche (Sindrome del Colon Irritabile), è importante eseguire una diagnosi per esclusione.

Esami

Non esiste un esame specifico per identificare la malattia di Crohn bensì una serie di operazioni diagnostiche che sotto prescrizione medica devono essere eseguite per verificare la presenza della malattia. Si tratta di:

  • ileocolonscopia
  • enterorisonanza magnetica
  • ecografia intestinale

Le terapie

Ad oggi le terapie che vengono somministrate per il Morbo di Crohn consistono nella prescrizione e assunzione di:

  • Antinfiammatori non steroidei
  • Cortisonici
  • Immunosoppressori
  • Farmaci biotecnologici
  • in ultima istanza l’intervento chirurgico

Negli ultimi anni la terapia medica ha visto l’utilizzo crescente di diverse classi di farmaci, tra questi i farmaci biologici sperimentali, che vengono somministrati a pazienti complessi e multiresistenti alla terapia ordinaria.
Si tratta di famaci che devono essere assunti solo ed esclusivamente con stretto controllo dei medici e dei centri di riferimento e per i quali la nostra unità operativa ha già da tempo individuato protocolli.

Conseguenze

La Malattia di Crohn causa infiammazioni e ulcere intestinali che se non vengono opportunamente curate possono comportare il restringimento di alcuni tratti intestinali, detti stenosi. Questi restringimenti possono aggravarsi in un’ostruzione parziale o totale del tratto intestinale provocando nausea e vomito.

Possono anche approfondirsi fino a creare delle fistole “bucando” l’intestino. In alcuni casi è necessario ricorrere all’intervento chirurgico, ma la maggior parte dei pazienti con un percorso terapeutico monitorato e i controlli necessari possono tenere a bada la patologia.

Possono insorgere anche complicanze extraintestinali a livello della cute e delle articolazioni, tra le manifestazioni può esserci rigidità della colonna e dolori lombari, ma anche lesioni oculari e alcune malattie del fegato e delle vie biliari.

Cosa mangiare

Per quanto riguarda l’alimentazione del paziente affetto da Malattia di Crohn non ci sono particolari alimenti da evitare o diete da seguire, a meno che non ci si trovi in fasi di malattia attiva (diarrea).

In questo caso è necessario limitare l’apporto di fibre e legumi e aumentare l’assunzione di acqua. Nei casi in cui la malattia interessi un tratto intestinale esteso è necessario aumentare l’assunzione di minerali come calcio, ferro, e magnesio e assumere vitamine sotto controllo medico.

L’approccio multidisciplinare: affrontiamo la malattia in tutti gli aspetti

Noi del Centro IBD Negrar consci delle numerose manifestazioni della malattia e consapevoli delle difficoltà del nostro paziente nel convivere con una patologia cronica che può causare problematiche a vari livelli, fino a diventare invalidante, abbiamo scelto di utilizzare un  approccio multidisciplinare sia nella fase di diagnosi che nel percorso terapeutico.

Si tratta di uno dei caratteri distintivi della nostra unità operativa perché la Malattia di Crohn può interessare anche alcuni aspetti delle aree extra-digestive, quali: gli occhi, le articolazioni, la schiena e, generare problemi reumatologici. Non ultimi gli aspetti psicologici.

Il nostro approccio consente quindi di individuare e curare anche le complicanze che la malattia  di Crohn può causare ad altri organi e parti del corpo e di tenere sotto controllo il paziente nella sua integrità.

Se vuoi saperne di più siamo disponibili a spiegarti meglio il nostro approccio e a valutare il tuo stato sintomatologico per individuare e valutare assieme un percorso terapeutico.

Per questo se vuoi avere maggiori informazioni, o fissare un appuntamento con noi, mettiti in contatto con la nostra segreteria al numero 045 6013720 o se preferisci scrivici a segreteria.procto@sacrocuore.it