Informatizzazione e cura del paziente

La dottoressa Angela Variola, in questo contributo, spiega come il Centro IBD Negrar si sia avvalso di importanti strumenti innovativi sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo per assistere al meglio i propri pazienti anche da remoto.

Strumenti per il paziente

Il Centro IBD Negrar nel corso di questi ormai quasi due anni difficili e faticosi dovuti all’emergenza da Covid 19, si è munita di alcune innovazioni che hanno facilitato il rapporto medico – paziente.

Una di queste è l’informatizzazione della gestione del Centro che ci consente di lavorare per renderlo un triage del Pronto Soccorso.

Abbiamo elaborato e stiamo perfezionando degli strumenti per essere sempre a disposizione del paziente nei momenti di ciriticità.

Stiamo approntando una metodologia che ci consenta di selezionare in base a criteri di priorità clinica dei pazienti in modo da garantire a tutti la giusta assistenza e nei tempi corretti.

Ascolta l’audio del contributo della dottoressa Variola sulla Telemedicina e sui Telepass biologici

Telemedicina, risorsa per il paziente e per il medico

Queste metodiche sono – ad esempio – la Telemedicina che consente una tele-visita nel momento in cui si renda necessario un confronto sulla prosecuzione della terapia, nei casi in cui non sia necessaria una valutazione oggettiva e clinica del paziente.

Cos’è il Telepass biologico

La seconda innovazione di assoluto rilievo, messa a punto dal dottor Gecherle, è costituita dai Telepass biologici.

È un’organizzazione del tutto innovativa rispetto alle precedenti che coinvolge i pazienti che versano in condizioni maggiormente critiche, ovvero quelli in terapia con farmaci immunomodulatori o farmaci biologici che consente di razionalizzare e priorizzare la necessità di visite ottenendo un duplice risultato.

Il primo è che il paziente che sta bene è comunque monitorato dal medico che può prendere visione in qualsiasi momento del questionario pre – compilato dal paziente stesso e viene aggiornato sul suo stato di salute e quindi non lo trascura ma al contempo non perde il tempo pratico della visita e può procedere direttamente con l’infusione del farmaco. Quindi il paziente con malattia in fase remissiva non perde la possibilità di essere visitato e non interrompe la terapia pur non dovendo compiere viaggi stressanti e prendersi, ad esempio, giorni di ferie o permessi lavorativi. In questo modo si evita anche di procedere con un numero sproporzionato di visite rispetto alle reali esigenze del paziente.

Una possibilità molto importante che permette al Centro di operare nel pieno rispetto della propria filosofia che è quella di seguire costantemente i propri pazienti e non lasciarli mai senza risposte o consulti che possano migliorarne la qualità di vita, senza mai veder inficiata l’efficacia di una terapia. Si tratta di un sistema che riscontra un altissimo livello di soddisfazione da parte dei pazienti a tutti i livelli.

Come funziona il Telepass biologico?

L’altra novità che permette il funzionamento del Telepass biologico è rappreentato dalla presenza di infermiere specializzate nel nostro ambulatorio che si dedicano esclusivamente ai nostri pazienti. Sono infermiere dotate di una sensibilizzazione alla patologia che le rende estrememante capaci di capire le problematiche dei pazienti e, fattore non meno importante, una familiarità con il paziente che spesso si sente sereno nel confrontarsi e aprirsi raccontando i propri disagi che diventano informazioni determinanti per la gestione del paziente.

Un altro aspetto fondamentale del ruolo ricoperto dalle infermiere del Centro è quello di sostegno e aiuto per quei pazienti che non hanno familiarità con il computer. Contttano, infatti, questi pazienti per raccogliere tutte le informazioni utili a tracciare un quadro generale dello stato di salute del paziente stesso. È un lavoro fondamentale.