La malattia cronica implica una condizione di patologia che porta condizionamenti per la Qualità della vita (QoL) della famiglia del paziente ma soprattutto del paziente stesso.
Partendo dal concetto che uno degli obiettivi più importanti della terapia medica, e del medico stesso, è quello di migliore la QoL dei pazienti che si trovano costretti dalla malattia, sono stati sviluppati nuovi strumenti di valutazione e nuovi trattamenti a essi relativi che prendano in considerazione la totalità della persona, offrendo la possibilità di prendere in carico il paziente non solo dal punto di vista organico e farmacologico, ma anche emotivo. Infatti le variabili psicologiche possono non solo giocare un ruolo importante nella genesi della malattia, ma anche interferire sul suo decorso. Nei casi di malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD, Intestinal Bowel Disease) l’approccio terapeutico dovrà tener conto delle caratteristiche dei disturbi tipici di queste due patologie. Vediamoli in sintesi.
Definizione di malattia e clinica
La malattia di Crohn (MC) è una patologia infiammatoria cronica che colpisce l’apparato digerente. Il processo patologico può interessare tutto il tubo gastrointestinale, più frequentemente l’ileo e il colon. Spesso si associa a disturbi auto-immunitari a livello sistemico, come ulcere orali e artriti.
La rettocolite ulcerosa colpisce primariamente il retto e può coinvolgere parte o tutto il colon. Le cause di questa infiammazione sono ancora sconosciute. I sintomi clinici principali sono diarrea, spesso con sangue e muco, e i dolori addominali. Fino al 35% dei casi possono essere presenti dei sintomi extra-intestinali, quali dolori articolari e manifestazioni dermatologiche. Anche se ci possono essere delle variazioni da caso a caso, nelle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD, Intestinal Bowel Disease) sono predominanti i dolori addominali associati a diarrea e talora a febbre. Possono comparire, meno frequentemente, sangue visibile nelle feci, dolori alle articolazioni, diminuzione dell’appetito con conseguente dimagrimento. Il trattare l’aspetto sintomatologico dell’IBD significa non solo curare il sintomo, ma anche l’effetto devastante che la malattia può avere sia per quanto riguarda la salute fisica, che mentale, e su tutte le circostanze della vita che la patologia può arrivare a toccare. Oltre il sintomo, l’emozione. Durante gli anni la concezione di salute è cambiata, assistendo a un lento ma costante cambiamento tra due modalità di gestione della malattia. Secondo il modello biomedico la malattia è riconducibile a variabili biologiche. La salute è intesa come assenza di malattia, l’ enfasi è sulla natura fisica della malattia, il fuoco sul processo patogenetico. Il paziente ha un ruolo passivo. Al contrario il modello biopsicosociale pone l’individuo ammalato al centro di un ampio sistema influenzato da molteplici variabili. Per comprendere e risolvere la malattia il medico deve occuparsi non solo dei problemi di funzioni e organi, ma deve rivolgere l’attenzione agli aspetti psicologici, sociali, familiari dell’individuo, fra loro interagenti e in grado di influenzare l’evoluzione della malattia. Il modello bio-psico-sociale è una strategia di approccio alla persona, sviluppato da Engel negli anni Ottanta sulla base della concezione multidimensionale della salute descritta nel 1947 dal WHO (World Health Organization). Secondo tale approccio, attualmente impiegato dall’organizzazione mondiale della sanità, la salute può essere definita come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non come semplice assenza di malattia. L’esperienza della malattia infiammatoria cronica comporta un notevole distress ed impegno per raggiungere un valido adattamento. Gli studi presenti in letteratura e l’esperienza clinica rafforzano la necessità di rendere sempre più fruibile al paziente dei percorsi che possano offrire anche validi strumenti per la gestione dello stress e concrete opportunità di crescita, di supporto e di accoglimento delle proprie emozioni.
L’autrice:
La dottoressa Eleonora Geccherle è laureata presso l’Università degli studi di Padova in Psicologia clinica, è iscritta all’albo A degli Psicologi della Regione Veneto n.9775.
Contatti: eleonora.geccherle@sacrocuore.it