MICI e sintomi dell’artrite

Il dottor Andrea Geccherle, fa il punto su un tema sempre attuale per chi soffre di malattie infiammatorie croniche dell’intestino che è stato recentemente riportato da alcune agenzie di stampa di rilievo nazionale: la relazione tra mici e sintomi dell’artrite.

Oltre un terzo delle persone con una malattia infiammatoria cronica dell’intestino (MICI) può presentare anche i sintomi dell’artrite e di altre malattie infiammatorie immunologiche. E viceversa: chi ha spondiloartrite, artrite reumatoide o psoriasica spesso ha sintomi gastrointestinali. Le percentuali, in entrambi i casi, possono raggiungere anche il 70%, e più tempo passa dalla diagnosi più la probabilità di manifestare i segnali delle diverse patologie aumenta. Per questo, chi riceve una diagnosi di malattia di Crohn o colite ulcerosa da un lato – e chi di una malattia reumatica dall’altro – dovrebbe essere valutato non da un singolo specialista, ma da un team multidisciplinare che comprenda sia il gastroenterologo sia il reumatologo.

“Non è possibile fare stime precise, ma dati recenti confermano che le malattie croniche infiammatorie dell’intestino e le malattie reumatiche delle articolazioni sono sicuramente concomitanti in più del 30% dei casi”, afferma il Dr Andrea Geccherle. “Le percentuali possono arrivare anche al 60-70%. È molto importante tenere presenti questi dati, perché la manifestazione di malattie infiammatorie croniche in distretti diversi è correlata a una risposta inferiore alle terapie e, di conseguenza, a una minore aderenza alle cure, come confermano i dati del Registro GISEA (Gruppo italiano di studio sulla Early Arthritis). Un fatto di cui noi medici dobbiamo tenere conto quando ci troviamo di fronte a un paziente con artrite che presenta sintomi gastrointestinali o, viceversa, quando un paziente con MICI riporta sintomi di artrite e di altre malattie immunomediate extra-intestinali.”

Come sottolineano anche le ultime raccomandazioni della European League Against Rheumatism (EULAR), è quindi sempre necessaria un’attenta valutazione delle comorbilità nel paziente con malattie reumatiche, nell’ottica di avere diagnosi precise e garantire ai pazienti i trattamenti più adeguati. Lo stesso dicasi per la Gastroenterologia: non è infrequente, per esempio, che pazienti a cui viene fatta la diagnosi di MICI riportino episodi di malattie infiammatorie della pelle o oculari, come l’uveite, anche avuti in precedenza.

“Da questo confronto tra reumatologi e gastroenterologi emerge chiaramente l’importanza di tenere in considerazione le manifestazioni extra-articolari ed extra-intestinali dovute alle malattie infiammatorie croniche . Queste patologie possono incidere fortemente sull’attività quotidiana e lavorativa. Per aumentare la qualità di vita dei pazienti è fondamentale ottenere la remissione non solo della patologia di base, ma di tutte le altre manifestazioni “.