Nuove prospettive dai probiotici

Malattie intestinali infiammatorie. Miscela di probiotici efficace contro colite ulcerosa, ma non per il Crohn.

Secondo i risultati di una nuova revisione sistematica con metanalisi, pubblicati da Alimentary Pharmacology & Therapeutics, un probiotico chiamato VSL#3 può essere efficace nell’indurre la remissione nella colite ulcerosa attiva (UC). Tuttavia, non sono stati trovati benefici per i probiotici nel trattamento della malattia di Crohn attiva (CD) o nella prevenzione delle ricadute dopo la remissione.
I ricercatori dell’Istituto di Gastroenterologia dell’Università di Leeds, Regno Unito, hanno evidenziato che una miscela di otto ceppi di batteri che producono acido lattico può essere efficace nell’indurre la remissione nella colite ulcerosa attiva. Tuttavia, nel morbo di Crohn, l’uso dei probiotici al momento non può essere consolidato in quanto non efficace.
Questi farmaci includono cambiamenti nel microbioma intestinale (insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali della totalità dei microrganismi di un ambiente definito, in questo caso dell’intestino); generalmente con un aumento relativo delle specie pro-infiammatorie e una diminuzione delle specie anti-infiammatorie. Secondo la ricerca l’uso di probiotici nelle malattie gastrointestinali è ben studiato nelle IBD dove esiste una base di dati che sostiene il loro utilizzo.
I risultati dimostrano che questi farmaci possono avere effetti benefici in termini di induzione della remissione della colite ulcerosa.
Tuttavia, i probiotici non hanno dimostrato un vantaggio nell’indurre la remissione del morbo di Crohn.

Fonte Aliment Pharmacol Ther 2017 – Joan Stephenson – Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science