L’attuale stato di emergenza legato alla pandemia di Coronavirus rappresenta un periodo difficile sia per i pazienti che per i medici, poiché ci troviamo di fronte ad un nuovo nemico, di cui si sa poco o nulla e che richiede la collaborazione di tutti per superare il problema.
Nell’ambito della cura e del trattamento delle M.I.C.I. (Rettocolite Ulcerosa e Malattia di Crohn) dobbiamo tener conto di molteplici fattori: da quelli clinici a quelli psicologici.
Le attività
L’organizzazione di tutte le attività gastroenterologiche – dalle visite ambulatoriali, alle procedure endoscopiche ed ecografiche, ai ricoveri ospedalieri – è stata rimodellata alla luce delle criticità emerse nella gestione e nel trattamento dei pazienti con patologie a carattere gastroenterologico.
Le visite ambulatoriali sono state mantenute e abbiamo garantito la prosecuzione dei trattamenti biologici somministrati per via infusionale, dei protocolli sperimentali e le visite urgenti non differibili, attuando i protocolli aziendali che garantiscono la protezione dell’operatore sanitario e del paziente.
I numeri delle richieste di assistenza
Presso il Centro malattie retto intestinali – IBD Negrar – arrivano circa 100 telefonate al giorno e 50 mail : la maggior parte per informazioni sanitarie ma le restanti sono legate a stati ansia (14%), depressione (13%) o più frequenti stati di preoccupazione generalizzata e altre problematiche pregresse emerse a causa dell’emergenza Covid. Merita attenzione il dato di persone con problemi di irritabilità (2%), con disturbi del ciclo sonno-veglia (2%) e con problemi di relazione (1,2%).
Per tale motivo abbiamo in programma di rivedere la mail helpibd@sacrocuore.it in modo che gli utenti ci possano fornire, in caso di aggravamento della malattia, un punteggio della gravità della situazione per poter fissare le visite con una precisa priorità.
Infatti abbiamo dovuto affrontare situazioni complesse, dove di fronte alle insistenti, seppur comprensibili, richieste di visite urgenti non vi era poi un quadro clinico corrispondente, o pretese di risposte via mail quando i tempi lavorativi impongono l’obbligo dell’assistenza sul paziente in ambulatorio sino a tarda ora con complicanze mediche, di durata imprevedibile, insorte durante la giornata.
La Telemedicina
Tutti i sistemi di telemedicina (chiamate vocali o servizio mail) sono stati ulteriormente implementati al fine di effettuare valutazioni cliniche dei pazienti stabili ed evitare viaggi non necessari presso la struttura ospedaliera, anche per ottemperare la recente delibera della Regione Veneto:
“Con il presente provvedimento, si riconosce la possibilità agli Enti del Servizio Sanitario Regionale di erogare servizi di assistenza sanitaria in modalità di Telemedicina secondo le Linee di indirizzo nazionali di cui all’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e Province Autonome sancita in data 20 febbraio 2014 (repertorio atti n.16/CSR), recepita con DDR n. 50 del 24 dicembre 2014, considerata l’attuale situazione sanitaria”
Proprio per questo sarà a breve operativa la possibilità di eseguire visite di controllo per via telematica, soprattutto per i pazienti stabili. Si tratterà di un vero e proprio consulto medico con raccolta dei dati clinici e degli esami eseguiti con il rilascio di una relazione medica, il tutto previo consenso informato.
Continuità delle cure
L’articolata rete organizzativa garantisce così la continuità delle cure e della presa in carico dei nostri pazienti, per i quali è fondamentale mantenere un controllo ottimale della patologia infiammatoria intestinale.
Se hai bisogno di avere ulteriori informazioni contattaci e se vuoi fissare un appuntamento con uno dei nostri medici specializzati, scrivici a:
segreteria.procto@sacrocuore.it
oppure chiamaci al numero 045 6013720.